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Secondo una ricerca dell’Università di Uppsala, gli animali domestici avrebbero sviluppato una varietà di pelo maggiore rispetto ai “cugini” selvatici perché incoraggiati dall’uomo. Gli animali avrebbero “scelto” un determinato tipo di colore perché si sarebbero accorti che i padroni allevano cuccioli scegliendoli sulla base di un fattore puramente estetico: i cuccioli di maiale dal pelo rosa sono più facili da individuare visivamente rispetto a quelli dal pelo nero, più adatti alla vita selvatica, al contrario, in quanto il nero porta con sé un maggiore facilità di mimetizzazione. Il che, posso testimoniare, è facilmente riscontrabile anche nella vita di oggi. Alcuni anni fa, trovandosi di fronte alla scelta di un cucciolo di gatto tra alcuni appena nati, mia nipote, all’epoca dodicenne, scelse una micina dal fulgido pelo rosato e dalle candide zampette bianche. Oggi, a distanza di quasi quattro anni, Betty è la padrona incontrastata della casa – con buona pace di chi si occupa della gestione della casa -, i suoi fratelli, che sono rimasti a vivere in libertà in campagna con la madre, sono morti. Avevano tutti il pelo di tonalità diverse di grigio.